Domanda semplice: hai mai corso un pilota del Liechtenstein in Formula 1? La risposta è si. Solo che si tratta di un pilota tedesco nato a New York, cresciuto in Svizzera che ha debuttato con uno pseudonimo spagnolo e che è finito in Thailandia. Confusi a sufficienza? Cerchiamo di riannodare tutti i fili di questa storia da film.

Nella stagione 1970 della Formula Ford britannica si vede spesso in gara un giovane pilota che si fa chiamare Antonio Branco. “Sembra” essere spagnolo. I risultati non sono male. Il bilancio positivo dell’annata lo convince a fare due cose per la stagione 1971: trovare un sedile in Formula 3 per il campionato britannico e abbandonare lo pseudonimo di Antonio Branco per correre con il suo vero nome, sfidando gli strali della famiglia che di certo non vede di buon occhio il suo impegno nel motorsport.

Già, perché la sua non è una famiglia qualsiasi. Si chiama Frederick, per tutti Rikky Von Opel. Proprio quelli delle omonime automobili… Rikky Von Opel è nato a New York il 14 ottobre 1947, figlio di Fritz von Opel e pronipote di Adam Opel, il fondatore della Casa automobilistica tedesca. Sua madre è la seconda moglie di Fritz, Emita Herrán Olozaga, che è figlia di un diplomatico colombiano. Rikky Von Opel, di nazionalità tedesca, è nato negli Stati Uniti ma è cresciuto a St. Moritz, in Svizzera dove spesso sfida segretamente suo cugino Gunter Sachs (noto playboy che diverrà marito di Brigitte Bardot e fotografo di fama internazionale) e l’amico Alexander Onassis in gare di bob in piena notte sulla pista olimpica olimpico di St. Moritz-Celerina.

Completati gli studi nei migliori collegi, il giovane rampollo scopre la passione per le corse ed inizia la scalata alla Formula 1, il suo vero obiettivo. Rikky Von Opel sceglie di rappresentare il Liechtenstein nonostante non abbia alcun legame con il piccolo Principato.

Dopo l’esordio in Formula Ford nel 1970 Rikky Von Opel corre due stagioni in Formula 3. Nel 1971 conquista otto punti nella serie britannica con una Lotus 69 mentre l’anno dopo con un’Ensign LNF3 del team ufficiale sponsorizzato Iberia Airlines di punti ne conquista addirittura 23 finendo al quinto posto della classifica inglese assoluta e vincendo la serie North Central.

Rikky Von Opel ritiene di essere ormai pronto per fare il grande salto in Formula 1 e inizia a cercare un sedile per la stagione 1973 ma non trova nessuno che dia fiducia a questo ragazzo, apparentemente dotato, ma troppo inesperto per la massima formula. Poco male, le finanze di famiglia gli permettono di pagarsi la stagione e stringe un accordo con Mo Nunn, il patron dell’Ensign con cui ha corso l’anno prima in Formula 3. Rikky Von Opel mette i soldi ed il futuro ingegnere di pista di Alex Zanardi negli States disegna una monoposto di Formula 1 per il tedesco che corre per il Liechtenstein.

Rikky Von Opel salta le prime tre gare, Spagna, Belgio e Svezia, perché la N173 non è ancora pronta. Il debutto avviene al GP di Francia, disputato sul circuito di Castellet. Rikky dovrà accontentarsi dell’ultimo posto in griglia ma riuscirà comunque a portare a termine la gara piazzandosi quindicesimo, ovvero ultimo di quelli arrivati al traguardo. Il round successivo si svolge a Silverstone. L’Ensign e Rikky Von Opel fanno miracoli lasciandosi dietro otto piloti in prova ed arrivando in fondo alla gara, tredicesimi. Ulteriori progressi arrivano due settimane dopo a Zandvoort, nei Paesi Bassi. Von Opel si qualifica in quattordicesima posizione, dietro di lui ci sono dieci piloti tra cui due come Emerson Fittipaldi e Graham Hill. Purtroppo non può prendere il via per una crepa nel telaio, problema che lo obbliga a saltare anche il GP di Germania che si svolge una settimana dopo. Nelle restanti gare della stagione in prova si piazza a metà schieramento ma in gara non vede mai l’arrivo.

Per il 1974 Mo Nunn disegna la N174. In Argentina, gara d’apertura della stagione, Rikky Von Opel si qualifica in fondo alla griglia (a sette secondi dal poleman Ronnie Peterson ed a più di un secondo dal penultimo) ma decide di non prendere il via, ritenendo la sua vettura inguidabile. Mo Nunn decide quindi di tornare in Europa per sistemare la monoposto saltando i due Gran Premi di Brasile e Sud Africa. Nello stesso tempo Brabham decide di separarsi da Richard Robarts e offre la seconda monoposto ufficiale (l’altra è dell’argentino Carlos Reutemann) a Rikky. È un’offerta che non si può rifiutare e il pilota lascia Mo Nunn. Ma con la BT44 il pilota del Liechtenstein fatica e non riesce a tirarsi fuori dal fondo della griglia di partenza (addirittura a Monte Carlo ed in Francia Rikky Von Opel non si qualifica) e in gara accumula ritiri o piazzamenti a diversi giri dal vincitore. Nonostante due noni posti, in Olanda e Svezia, la Brabham lo caccia a metà stagione ingaggiando il brasiliano Carlos Pace.

A 27 anni Rikky Von Opel capisce che la sua avventura in Formula 1 è finita, non ci saranno per lui altre possibilità. Decide di lasciare le corse per dedicarsi ad altro nella vita. Torna alla vita mondana, per un certo periodo è il fidanzato dell’attrice americana Marisa Berenson, e si dedica alle aziende di famiglia. Negli anni ’90 sceglie di ritirarsi in un monastero buddista nella Thailandia più interna diventando monaco. Da allora di Rikky Von Opel non si sa più nulla o quasi: il suo unico contatto con il mondo esterno avviene attraverso una casella postale la cui ubicazione è nota solo a pochissime persone.

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