Il 18 agosto 1957 Pescara ospitò un Gran Premio valido per il Mondiale di F1 sul tracciato di 25 km, il più lungo ad aver ospitato una gara iridata, su cui si correva dal 1924 la Coppa Acerbo
Una domanda semplice semplice: quale è il più lungo circuito ad aver ospitato le monoposto di Formula 1 in una gara valida per il Campionato del Mondo? Se vi è venuto in mente il Nurburgring in Germania, sappiate che avete sbagliato. Questo è un primato del tutto italiano, dato che il tracciato con il maggior numero di chilometri è quello ospitò il Gran Premio di Pescara nel 1957. Il percorso, quello su cui dal 1924 si disputava la Coppa Acerbo, misurava 25,579 km contro i 22 e rotti dell’impianto ricavato nella Foresta Nera in Baviera.
Il tracciato iniziava nel centro di Pescara in piazza Duca degli Abruzzi, poi attraversava la città prima di girare a destra, verso Ovest, costeggiando il corso del fiume Pescara fino a Spoltore. Da qui i piloti raggiungevano Cappelle sul Tavo, per poi dirigersi ad Est verso il mare affrontando il cosiddetto chilometro lanciato su cui, nel 1950, Juan Manuel Fangio toccò i 310 km/h. Arrivati a Montesilvano si svoltava verso sud imboccando la via Nazionale Adriatica, per tornare alla partenza, prima della quale era stata piazzata una chicane (una delle prime nella storia delle corse) per rallentare le vetture.
Nel corso della stagione 1957 vengono cancellati i Gran Premi di Belgio e Olanda e quindi la Federazione internazionale per… rimpolpare il calendario inserisce, il 18 agosto, il GP di Pescara che sarà seguito da quello d’Italia a Monza, ultimo appuntamento della serie. Enzo Ferrari non schiera le sue vetture per protesta contro il Governo italiano che vuole bandire le corse su strada dopo il tragico incidente di pilota Alfonso De Portago alla Mille Miglia di quell’anno ma Luigi Musso lo convince ad affidargli una 801 iscritta privatamente.
Nelle qualifiche il migliore è Juan Manuel Fangio con la Maserati 250F che segna il tempo record di 9’44″6 alla media di oltre 157 chilometri orari. Con un tempo più alto di dieci secondi si piazza la Vanwall di Stirling Moss seguito da Musso con la Ferrari. Il sedicesimo e ultimo tempo è quello di Jack Brabham con la Cooper-Climax che ha impiegato 1’50” in più dell’argentino a completare il giro.
La gara è un monologo di Moss sempre in testa tranne il primo giro in cui davanti a tutti c’è Musso (che si fermerà al nono giro per una perdita d’olio) con Fangio che s’accontenta della piazza d’onore davanti all’altra Maserati di Harry Schell. Quarto lo statunitense Masten Gregory ancora con una Maserati. Questi quattro piloti sono gli unici ad aver completato i 18 giri previsti.