La britannica Divina Galica dopo una buona carriera in discesa libera ha corso parecchi anche con le monoposto di F1 prima di passare alle gare di durata ed ai camion
Jean Claude Killy, Philippe Roux, Franz Klammer, Luc Alphand, Kristian Ghedina. Cosa hanno in comune? Tutti sciatori ad alto livello che, finita la carriera sulle nevi, sono passati alle auto da corsa. Bisogna aggiungere un nome all’elenco, quello di Divina Galica. Che vanta due particolarità: è una rappresentante del sesso femminile ed è l’unica ad essere arrivata in Formula 1.
La britannica Divina Mary Galica (a destra nella foto assieme a Mark Thatcher, figlio del Primo Ministro Margaret) è nata il 13 agosto 1944 a Bushey Heath, Hertfordshire. Inizia come sciatrice e vanta la partecipazione a quattro Olimpiadi invernali. A 19 anni, nel 1964, è presente a quelle di Innsbruck nel 1964 mentre a Grenoble nel 1968 ed a Sapporo nel 1972 è la capitana della squadra britannica di sci femminile. La sua ultima partecipazione olimpica sarà ad Albertville nel 1992, a 48 anni nella gara dimostrativa del chilometro lanciato. In Coppa del Mondo di sci vanta due terzi posti in discesa libera a Badgastein e Chamonix nel 1968.
All’inizio degli anni ’70 Divina Galica partecipa ad una gara automobilistica di beneficenza assieme ad altre celebrità inglesi e si appassiona al motorsport. Inizia con i kart, passa a qualche gara di Formula 2 e nel 1976 partecipa alla serie britannica Shellsport International Group 8 nel 1976, alla guida di una Surtees TS16 di F1. La Galica s’iscrive anche al Gran Premio di Gran Bretagna con il numero 13, da anni abbandonato nelle corse per la sua presunta aura sfortunata: in effetti non va molto bene a Divina che per tre secondi manca la qualificazione.
Per il 1977 il team acquistò una Surtees TS19 di seconda mano per la Galica, sempre in ottica di partecipazione alla serie britannica. La ragazza ottiene il terzo posto a Brands Hatch e il secondo a Donington Park. Partecipò anche alla Race of Champions, gara di F1 extra campionato, chiudendo al dodicesimo posto a tre giri dal vincitore.
All’inizio della stagione 1978 la Hesketh gli offre di guidare la 308E ma dopo le mancate qualificazioni in Brasile ed in Argentina abbandona la Formula 1 per tornare nel British Shellsport Championship che ora, a differenza degli anni passati, è riservato solo alle monoposto di F1. Ritrovata la sua TS19, Divina Galica conquista il secondo posto a Zandvoort.
Nel 1979 corse quattro gare di F2, senza mai finire nella top ten. Due apparizioni, senza successo, nel 1980 per poi passare alle gare per vetture Sport, miglior risultato il settimo posto alla 1000 Km di Brands Hatch nel 1985 bissato nel 1992 alla 1000 Km di Suzuka. Per qualche anno si dedica alle corse con i camion prima di chiudere la carriera nel 2000, nell’American Le Mans Series.